La tassa di soggiorno è stata introdotta con l’art. 4 del D. lgs n. 23 del 14 marzo 2011 e dispone che i Comuni turistici possono applicare una tassa ai turisti che soggiornano in strutture alberghiere, hotel, bed&breakfast, campeggi ad alta affluenza turistica. Ogni comune definisce le tariffe. Gli alberghi a Roma applicano dal 2014 i nuovi costi per la tassa di soggiorno, in base a quanto fissato dalla Deliberazione dell'Assemblea Capitolina n. 44 del 24/07/2014. Si paga per ogni giorno di soggiorno sia nel periodo estivo che in quello invernale, ma la tariffa varia in base all’alta e bassa stagione e a determinati calcoli.
La Tassa di soggiorno a Roma
Il comune di Roma applica un tariffario standard deliberato nel 2014 in cui l’imposta varia in base alla categoria di albergo, nel modo seguente:
Alberghi
- 2 stelle: 3 € al giorno (Max 10 giorni);
3 stelle: 4 € al giorno;
4 stelle: 6 € al giorno;
5 stelle: 7 € al giorno. - Bed & breakfast, Affittacamere, Case per ferie, case e appartamenti vacanze: 3,5 € al giorno (Max 10 giorni);
- Agriturismi e Residenze turistiche alberghiere: 4 € al giorno per un massimo di 10 giorni
- Strutture ricettive all’aria aperta, campeggi ed aree attrezzate per la sosta temporanea: 2 € al giorno a persona per un massimo di 5 giorni.
Il contributo si paga in contanti o con carta di credito al termine della permanenza direttamente alla strutture ospite.
Sono esenti dal pagamento della tassa di soggiorno i residenti a Roma, i bambini fino ai 10 anni, chi accompagna i pazienti per motivi di salute, il personale della Polizia di Stato e delle altre forze armate, gli autisti di pullman ed un accompagnatore turistico ogni 23 partecipanti.
Per l’esercente, la tassa di soggiorno è esente da IVA, infatti, la tassa viene versata direttamente al gestore della struttura turistica che emette una semplice ricevuta nominativa con l’indicazione in fattura di “operazione fuori campo I.V.A.”
Ma a cosa serve la tassa di soggiorno? Il comune di Roma ha stabilito che la quota del contributo venga impiegato per migliorare l’accoglienza dei turisti e una parta sia destinata al spese per arredo urbano, decoro e attività di promozione turistica.
La tassa è, però, facoltativa e i gestori delle strutture ricettive dei comuni che hanno deciso per l’applicazione dell’imposta sono soggetti a una serie di obblighi come la dichiarazione mensile (entro 15 giorni del mese successivo) al comune del numero di pernottamenti registrati.
Nessun commento:
Posta un commento